giovedì 31 luglio 2008

StarFucks

Starbucks: Catena di ristorazione che nel 2005 vantava 8.949 caffetterie in tutto il mondo (da allora ne saranno sicuramente state aperte tante altre, ma ne stanno per chiudere 600 in America). Il McDonald's dei bar. Un fast bar? Qualcosa in pi��, in quanto la qualit�� non �� certo comparabile a quella dei tradizionali Fast food a base di hamburger patatine e hohaholahonlahannucciahortahorta.
E' molto diffusa, specialmente nelle grandi citt�� (soprattutto turistiche) e nella natale America, dove ci sono circa il 70% dei locali. Oltre al fatto che la qualit�� dei prodotti �� piuttosto buona (con conseguente blasfemia nei prezzi), un'altra differenza dalle altre catene a cui ho appena paragonato SB come McDonald eccetera, che io etichetto come "cibodimerdaalqualenonvedoperch��dovreisottrarminelcasoioabbiaoccasioneonecessit��diandarci", �� che crea parecchia dipendenza, o meglio "senso di appartenenza", tra i suoi clienti in maniera molto pi�� diffusa: sul web e non solo si legge di gente che tiene a Starfuck come alla nazionale. A me piace, ritengo carine anche le sistemazioni interne dei locali, ma se non ci vado vivo bene lo stesso (e ho pi�� soldi in tasca).

Molti vorrebbero la presenza di Starfucks anche nel "Bel Paese", ma in Italia molto probabilmente non lo vedremo mai. Prezzi troppo alti rispetto ai nostri bar diffuserrimi ovunque e tradizioni completamente diverse. Oltre ai prezzi mi viene subito da pensare al caff�� nel bicchiere di carta... Mi ci vedo mio nonno, napoletano doc, che prende la "tazza" e chiede al commesso "Grazie e il mio caff�� dov'��?".
Poi una cosa che non capisco e non concepisco e a dire il vero mi sta proprio sul culo �� il nome delle taglie delle bevande: in ordine di grandezza TALL, GRANDE, VENTI. Ma che minchia vuol dire?
Anche qui facile immaginare mio nonno:

-Un caff�� per favore
-Certo signore. Tall Grande o Venti?
-Uno!
Perch�� vi parlo di ci��? Non lo so. Avevo la curiosit�� di sapere chi per primo nella storia avesse avuto l'idea del "fast food", e da un wikipedia all'altro sono finito in questo articolo che mi ha portato in quest'altro che mi ha portato in ques'altro che mi ha portato a scrivere il seguente commento (data la lunghezza del suddetto, ve lo posto con alcuni tagli; qualora non abbiate comunque voglia di leggere tutto, vi ho evidenziato quella che forse �� l'unica parte che merita di essere letta):

Se mi capita di andare da Starbucks, ci vado, ma non mi definisco per niente un fan, cosi come non direi mai che lo odio, diciamo che mi sta indifferente...un indifferente pi�� sul positivo forse: se c'�� e mi va, ci vado, se no no. Ho amici che ne vanno pazzi, altri no, [...]. Uno SB's mi fa lo stesso effetto di un McDonald o burDEL King o Spizzico, per citare una catena italiana. La qualit�� non �� scadente, sta ai gusti di ciascuno di noi decidere se si preferisce l'espresso italiano o lo starbucks; I prezzi sono eresie, ma al di l�� delle alpi sono forse meno proibitivi in confronto. Specialmente negli ultimi anni ho viaggiato non poco in europa [...] Sono curiosissimo [...] In semiconclusione direi che mi si pu�� dire tutto, ma non che sono un tipo con la mente chiusa, ottuso e/o eccessivamente orgoglioso: [...]
Concludo dicendo che Starbuck's in Italia c'entrerebbe come un canguro in Svezia, una paella nella Repubblica Centrafricana, una forchetta in un t�� o un PC Microsoft negli uffici della Apple.


Ora per�� mi vengono i dubbi sui PC negli uffici Apple... E' tanto impossibile che questi ultimi dispongano di software Merdasoft?

mercoledì 30 luglio 2008

Avere il pane e non i denti

L'andare al mare per un mesetto una volta all'anno è sempre stata vissuta da me un po' come una routine, un'abitudine a cui non potevo sottrarmi, quasi un obbligo... Un piacevole obbligo, ovviamente. La casa è sempre stata lì, l'ombrellone al Lido Aurora pure, mi bastava aspettare i giorni intorno al 24 luglio per poter cominciare il solito mesetto a Scauri dai cari nönni. Già l'anno scorso qualcosa era cambiato: al ritorno da Berlino avevo "solo" 10 giorni, perchè dovevo preparare la partenza per l'Irlanda.

Stavolta è pure peggio: causa stage in quel di BrunoLiegiBasto(g)n(e)Liegi, potrò farmi vivo alla corte della famigghia solo 4 giorni! E non mi è mai capitato come in questi momenti di sentire Voglia di Mare.
Il pane in provincia di Latina, i denti in Belgio a masticare patatine fritte.

mercoledì 9 luglio 2008

Strength in Numbers

Questa volta il titolo non lascia spazio ad eventuali interpretazioni leghiste (vedi precedente album).
Però c'è, è arrivato, ci sono: sono tornati i The Music. Il nome del nuovo album lo vedete nel titolo del post.
Il cd sembra più cupo del precedente, con più elettronica, e un po' meno rock.


Copertina
  1. "Strength In Numbers"
  2. "The Spike"
  3. "Drugs"
  4. "Idle"
  5. "The Left Side"
  6. "Fire"
  7. "Get Through It"
  8. "Vision"
  9. "The Last One"
  10. "No Weapon Sharper Than Will"
  11. "Cold Blooded"
  12. "Inconceivable Odds"


Nelle mie mani la versione special edition, che contiene le bonus tracks "The Price" e "The Rain". Ma purtroppo vengo a sapere, dopo l'acquisto, che manca la traccia nascosta "No Danger", coda di "Inconceivable Odds", presente solo nella versione normale del disco. D'Oh!

Prima di poter dire che conoscevo bene il precedente disco ci sono volute parecchie settimane di ascolto. Non perché sono pirla, ma perché i The Music sono così: subito non piacciono, o comunque non ti dicono niente, ma poi ti entrano dentro (o almeno è così che mi è successo con "Welcome to the North").
Ma per quel poco che ho sentito questo "Strength in Numbers" mi sento di dare un giudizio complessivamente positivo. Non è al livello di Benvenuti al Nord, ma va bene. Particolare apprezzamento ai pezzi "The Spike" e "Get through it" (per ora!).


  1. Ribadisco l'apprezzamento nei confronti di "THE SPIKE" , mia preferita;
  2. Promosse a pieni voti e con mInzione "NO WEAPON SHARPER THAN WILL", "STRENGTH IN NUMBERS" (nonostante non mi avesse convinto all'inizio), "VISION", la già famosa "FIRE";
  3. Promossa meno entusiasticamente "Get through it", che ricordavo particolarmente bella grazie all'inizio, simile alla sigla di SuperCar, ma resta comunque buona;
  4. Lo stesso vale per The Left Side e The Last One, che confondo continuamente a causa del loro titolo simile :D ;
  5. Un gradino più sotto troviamo "Drugs": non fosse per il ritornello penso che potrebbe essere la mia preferita;
  6. Rimandate a settembre le bonus tracks, dalle quali mi aspettavo di più. Carine, ma niente di superlativo...